Il raccolto 2023: anteprime e dati climatici

Posted by Lorenzo Barbieri on

La primissima anteprima della stagione 2023 si è svolta a Kunming, nella saletta raffigurata nella foto sottostante. Si vede la nostra Vivian insieme al signor Su e al signor Zhou.
Il signor Su è un famoso esperto di piantagioni e foreste di tè che vive a Lincang e consigliere di molti coltivatori, mentre il signor Zhou è uno dei più famosi scrittori ed editori dell'industria del tè cinese. Vivian li chiama entrambi "Maestri".

tea room in Kunming, Yunnan, China, with premium pu'er tea
Sala da tè del Maestro Su a Kunming

Abbiamo bevuto ottimi tè delle annate precedenti, discutendo di suoli e tendenze storiche. Sulla stagione 2023 ci sono state molte speculazioni: una grande fabbrica aveva appena acquistato una decina di presse per formati da 10gr a 50gr - minuscole rispetto alle sue tradizionali 357gr. - perché sembrava che i suoi negozi in franchise non fossero disposti a stoccare troppe quantità. Un'altra azienda ha riportato un calo delle entrate nel 2022 e quasi nessuna stava pagando in anticipo per le foglie fresche, causando una carenza di flusso di cassa per gli agricoltori di montagna, quelli con prodotti di alta qualità, che erano soliti iniziare il raccolto sapendo che era già stato venduto.

Il segnale è uno spostamento del mercato: nell'ultimo decennio molti marchi hanno guadagnato la loro crescita spingendo sia i loro negozi in franchise che i clienti finali a fare scorta di notevoli quantità di tè per l'invecchiamento, nonostante una quantità relativamente bassa di tè consumato all'anno. Durante gli anni del covid alcune catene non sono riuscite a coprire i propri costi, il mercato era generalmente incerto e tutto in quel momento faceva presagire un generale calo dei prezzi.

Allo stesso tempo, sembra che la percentuale di bevitori attuali sia effettivamente in crescita e che si relazioni a marchi più giovani che mettono in risalto l'origine del loro tè e che si rivolgono direttamente ai clienti finali: queste aziende, pensiamo in quel momento, possono approfittare dei prezzi più bassi per stabilire una buona quota di mercato.

 

Tea forest in Yunnan, Vivian and farmers working

Rivoltamento del terreno nella nostra foresta di tè.

In Yunnan a metà marzo abbiamo avuto pochi giorni di pioggia: niente di che, tra 0,2 e 5 mm di pioggia al giorno, ma quanto basta per respirare e sperare. Come Eastern Leaves abbiamo iniziato la raccolta relativamente presto, specialmente nella parte più alta della nostra foresta, siccome durante lo scorso inverno in alcune aree abbiamo effettuato un rivoltamento del terreno, come si vede nella foto qui sopra. E' la prima volta che lo facciamo dal 2014 e speriamo che non sarà necessario per molto tempo. Lo abbiamo fatto principalmente manualmente per avere il massimo controllo sulla profondità e sull'area intorno agli alberi del tè, ammorbidendo il terreno e creando migliori possibilità di crescita.

Se all'inizio di marzo sembrava normale essere soli sulla strada polverosa che sale sulla montagna, alla fine del mese era chiaro che la mancanza di traffico era sintomo di un problema più ampio: la maggior parte dei contadini raccoglieva pochissime foglie, o addirittura nessuna.

All'inizio di aprile la maggior parte dei lavoratori stagionali più giovani se n'era andata: hanno lasciato la montagna, dove speravano in 6 o 7 settimane buone di busta paga, per tornare nei loro villaggi e città adove sperare almeno nel reddito di base in aziende agricole o fabbriche di basso valore.
In montagna hanno lasciato i raccoglitori più anziani, a volte i loro genitori, che potevano raccogliere pochi chilogrammi al giorno, parallelamente alla ridotta produttività degli alberi.


Fonte: Meteoblue

Da metà marzo fino al 22 aprile abbiamo avuto due piccole piogge, totalmente inferiori a 1 mm, che indicano una siccità molto pesante. Si tratta di una quantità d'acqua trascurabile, come lo è stata da quel momento fino alla data di pubblicazione di questo articolo, fine maggio.

Secondo le prime stime, in media nello Yunnan la raccolta di tè è scesa del 50% e in alcune aree il risultato è stato ancora più basso.
C'è stata un'evidente differenza tra valli e microambienti: in genere, gli alberi coltivati in foresta hanno avuto una resa migliore per la superiore capacità delle foreste di immagazzinare acqua mantenendola nel loro ciclo vitale.

La prima ipotesi all'inizio di post parlava di un previsto calo dei prezzi, dovuto ad alcune voci sui big-player, ma il calo sulla produzione ha bilanciato il rallentamento delle grandi aziende e i prezzi dei tè di foresta e dei monorigine sono addirittura notevolmente più alti.

Mediamente, e ancora soprattutto nelle piantagioni boschive e per gli alberi secolari, la qualità è considerata complessivamente eccellente: impossibile generalizzare per ogni terroir e ogni porzione di area, ma le prime degustazioni sono state incoraggianti e le prime vendite stanno andando molto bene.

tea leaf on a tea trees, ancient tree, gush, in Yunnan, China
Ombre e luci nella foresta di tè


Le siccità primaverili nello Yunnan si registrano a intervalli casuali da circa 60 anni, e non c'è una tendenza chiaramente visibile che dimostri il loro aumento in termini di frequenza. Tuttavia, il trend dei 40 anni evidenzia un aumento della temperatura di 1,2°C e una diminuzione delle precipitazioni medie del 28,1%, da 2.011 mm annui a 1.555 mm annui.

Le temperature locali non influiscono pesantemente sulle precipitazioni, che in quest'area dipendono dal monsone, soprattutto dalla corrente del golfo del Bengala. Pertanto la loro diminuzione è compresa in un ampio trend continentale, che rischia di esacerbarsi alla fine del 2023 e all'inizio del 2024 quando l'effetto di El Niño sarà evidente: le statistiche sugli anni di El Niño in quest'area dello Yunnan non evidenziano una chiara tendenza, ma collocano le possibilità di forti piogge e forti siccità all'incirca alla stessa probabilità.


In che modo il clima secco influisce sulla preparazione del tè?

Le foglie verdi appena colte avevano una percentuale di acqua relativamente inferiore: nella produzione del pu'er, ciò significa che avevano bisogno di un tempo di appassimento più breve, e anche di strati leggermente più spessi durante questa fase.
Durante lo Shaqing, quando le foglie vengono riscaldate per far evaporare velocemente la maggior quantità di acqua, la procedura richiede maggiore cura e rapidità per evitare scottature.
Un vantaggio di una stagione come questa è almeno la sua regolarità: le foglie raccolte in giorni diversi avevano una lavorazione molto simile, e il clima era generalmente adatto per l'essiccazione al sole sia del pu'er che del tè rosso, e per la produzione del tè bianco allo stesso modo.
È difficile prevedere cosa ci aspettiamo dal futuro: è ampiamente dibattuto, ma nessuno dispone di statistiche affidabili, e le interazioni delle variabili del clima mondiale sono semplicemente troppe per essere conosciute e previste.

pu'er tea wok and kiln, wood fired, for tea premium artisan handmade production in Yunnan, ChinaWok alimentato a legna per lo Shaqing del Pu'er alla fine della stagione


Siamo certi dell'innalzamento delle temperature e della crescente scarsità delle precipitazioni. Sappiamo anche che le precipitazioni stanno cambiando la loro distribuzione, con una stagione secca leggermente più umida, e una stagione delle piogge più secca e più breve.
Tra la comunità yunnanese di esperti, cotivatori e regolatori del pu'er c'è un discorso pubblico su come l'ambiente stia cambiando e alcune voci parlano di un cambiamento che influenzerà sia i metodi di produzione sia il gusto, che i prezzi.

Per molti osservatori è inevitabile cercare un modo migliore per immagazzinare l'acqua ad altitudini più elevate, e per irrigare le piantagioni di arbusti più basse (taidi cha).
È obbligatorio capire meglio come funziona una foresta e promuovere foreste di tè sempre più ombreggiate, ridurre il rischio di perdita in caso di siccità e mantenere qualità e prezzi più stabili.

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